La giornata e’ bellissima e il sole e’ gia’ caldo, mentre percorro il sentiero che ci portera’ a destinazione penso che sia quasi un peccato entrare in grotta e provo un piccolo moto d’invidia per i Bruni Anna e Argo che ci attenderanno fuori godendosi questo bel giorno di fine estate. Appena arriviamo all’ingresso cambio subito idea, mi piace moltissimo sentire il brusco cambiamento di temperatura e l’ormai familiare ed emozionante senso di incertezza…coadiuvato dal fatto che mi rendo conto solo in quel momento che l’impianto del casco non funziona…Angela com’e’ possibile che tu non abbia controllato l’atrezzatura???? Anna per fortuna mi presta la sua tikka cosi’ posso iniziare la mia giornata esplorativa.
La sala d’ingresso della grotta e’ comoda e spaziosa, Giulio si appresta a fare qualche ripresa mentre per me inizia la prima lezione d’armo! Aiuto non mi ricordo nulla, il nodo non viene come dovrebbe e mi rendo conto che forse sarebbe il caso di fare un ripasso di gruppo, devo parlarne alle mie amiche spelee Paola e Silvia. Con molta pazienza di Claudio fabbrico il mio bellissimo guide con frizione e lo aggancio al moschettone, Andrea fiducioso si appende alla corda (poi ne abbiamo parlato sul fatto di chi fra noi due fosse piu’ fuori, ha vinto lui che in questo passaggio ha mostrato un’acuta mancanza di autoconservazione ) e ha provveduto a sistemare il secondo ancoraggio all’imbocco del pozzo. Arriviamo in uno stretto ghiaione in discesa in cui e’ molto bello lasciarsi scivolare (ma che in salita si rivelera’ diabolico) e affrontiamo un meandro “a clessidra” che mi fa venire in mente la prima uscita con il corso alla pisatella, dove figata si e’ dovuto infilare nel buco perche’ io riuscissi a passare…e’ una bella sensazione scoprire di non avere piu’ tanta paura e come il concetto di “andare in contrapposizione” possa risultare meno oscuro.
Questa grotta mi piace molto, e’ abbastanza facile per ora ma e’ di forte impatto visivo.
Arriviamo nella parte inesplorata carichi di aspettative e cerchiamo una possibile prosecuzione, Andrea si infila nelle fessure piu’ strette ma niente da fare, non si passa…che sia verso l’alto?
Lasciamo giu’ placchette e ferri vari pensando gia’ alla prossima spedizione e raggiungiamo l’uscita della grotta dove veniamo accolti dal profumo di caffe’ caldo e biscotti
Mangiamo una pizza tutti insieme, finale perfetto per una bella giornata e sulla strada per il rientro di coa si puo’parlare se non dell’amore?? La luna grandissima fa da sfondo e crea la giusta atmosfera mentre l’amore (piu’ o meno cortese..) la fa da padrone…mi rimane un dubbio..che Giulio abbia sistemato il tavolo?
Blade Runner arrivederci a presto
Angela