8 dicembre
Manca la neve che bello si può ancora girovagare nella zona alta dell’altopiano per explorare nuove grotte e nuove zone.
Siamo in cinque a cambiarci sulla piana di malga Fossetta mentre un vento gelido entra nel nostro abbigliamento tecnico e testa la nostra reazione termica.
Li guardo un attimo i miei compagni, c’è chi è biondo come me ( Bruno), chi torna a farsi vedere dopo un pò di tempo ( Mario) chi è estasiato da tutto sto calcare carsificato ( gianluca) e c’è persino una donna ( Nadia),insomma un bel gruppo pronto a lanciarsi in libera.
Facciamo presto a cambiarci,e imbocchiamo il sentiero alla ricerca del buco individuato giovedì scorso, ci mettiamo un pò per cercare questo buco e alla fine lo troviamo, si arma si scende prima Nadia che subito si mette a caccia di Bai con la macchina fotografica ( sua nuova passione) e poi io e Gianluka che ci mettiamo a explo ma tutto sembra finire lì sotto a 25 metri.
Piove anche un sasso ma senza conseguenze e così decidiamo di guadagnare l’uscita velocemente, lì vicino ci sono anche due buchetti nuovi e preparo un armo explo e Gianluka scende.
Certo che vederlo scendere sicuro giù per questi buchi mi piace proprio bravo Gianluka……poi decidiamo di andare a vedere la vecchia voragine di Campocasara.
Prendiamo su i materiali e dopo una passeggiata di un quarto d’ora a passo sostenuto, siamo sul posto grazie anche a delle tracce lasciate in precedenza in stile pellerossa.
Bruno lega una corda ad un bel Pesso e io scendo dicendo a mario di fare un rinvio su un naso di roccia con un mio cordino e atterro su una conoide di ghiaccio.
Mentre gli altri si preparano a scendere mi faccio il giro di questo ampio salone che è veramente stupendo, candelotti e stalagmiti di ghiaccio adornano la grotta per le feste natalizie e il mio led le rende vive e lucenti, così mi metto tranquillo a fare un pò di foto per fermare questa magia.
Gianluca è affascinato dal luogo e così lo immortalo anche lui e mentre Nadia si infila in una ipotetica prosecuzione, le muriamo l’ingresso con dei rami trovati sul fondo.
Sembra che là sotto continui così decidiamo di uscire e torniamo verso le auto.
Una luna quasi piena ci regala la sua luce magica che penetrando in mezzo agli abeti ci aiuta a trovare la strada.
E’ l’imbrunire ed il cielo limpido è colorato di tutti i colori dell’arcobaleno mentre una brezza gelida ci accompagna verso le auto ……3 secondi e siamo tutti dentro in macchina a bere thè caldo e con calma andiamo verso la pianura.
wow… che foto! ne ho anch’io di belle (anche dei bai) che spero di condividere presto… intanto mi godo questo bell’articolo e il ricordo di una fredda eppur calorosa giornata passata in serenità… non sapete quanto ne avevo bisogno!!!!
Grazie Claudio, grazie Bruno, grazie Mario, grazie Gianluca!!!!
certo è che di grotte l’altopiano ne è pieno!viste tutte le fratture e le faglie nella roccia in superfice,tanti buchi ancora tappati ce ne sono,insomma è evidente!!armarsi di coraggio,attrezi in spalla e organiziamo le scoperte e gli scavi,chissà che non intitoliamo una nuova grotta per il 40° anno di attività del nostro venerabile orso,che avanza per i sentieri come fosse ancora ragazzino!!!quello che mi affascina tantissimo oltre le possibili scoperte,è la storia che ha queste montagne,e a quanti hanno perso la vita per difendere la nostra terra!!!grazie tusi!!
articolo bellissimo!!! E’ bellissime battute! Complimenti!