abisso flavia ……… il ritorno
La giornata è bellissima, bagigio miagola giù perchè vuole salire a mangiare, caffè, apro il frigo ma ricordo che non c’è niente da portar via, saluto Anna e metto l’ultimo zaino in macchina poi via verso il Pam.
E’ presto e aspetto qualche minuto ma arrivano anche i miei compagni di avventura, prima Piero e Filippo e poi anche Nadia e così ci siamo carichiamo le macchine e via verso Lusiana.
Oggi andiamo all Abisso Flavia per fare un prelievo di alcuni campioni d’acqua che servono per una tesi di laurea di Veronica da Treviso e lo facciamo volentieri anche se abbiamo tutti e quattro rinunciato alle Spilleriadi ma si doveva fare e abbiamo dato parola a Gil del gruppo Settecomuni e quindi andava fatto punto.
Dopo una breve sosta siamo in zona Flavia per cambiarci, ma ci sono due grosse ruspe e quindi andiamo a vedere l’ingresso se esiste ancora, mai si sa.
Sono l’unico a conoscere questo bell’abisso e sento tutta la tensione addossso di essere il responsabile, colui che deve guidare, ma tutti mi rassicurano che andrà tutto bene e che ce la faremo.
I tre speleo si cambiano mentre io preparo i sacchi con le corde, sono sicuro che gli ultimi che ci sono andati hanno disarmato, e quindi ho con me 150 metri di corde e relativi moschettoni e placche.
Uno due e poi il terzo sacco lo prepara Piero che nel frattempo è già pronto, così io preparo il mio con dentro il kit di sopravvivenza e un pò di viveri.
A Piero consegno le bottiglie d’acqua che svuoteremo per riempirle d’acqua della grotta così sarà in un contenitore vergine e non contaminato.
Finalmente mi vesto……………..azz ma dove è il mio sottotuta insomma nello zaino no nel zainetto neanche in macchina manco che manco e quindi pantaloni sotto e pile sopra come ai vecchi tempi. Gli altri non si sono nemmeno accorti…….. meno male come dice Frank sto invecchiando rapidamente.
Metto la tuta e poi l’imbrago………………azz sono ancora dimagrito devo stringerlo ma arriva Gil con Veronica, moroso e quindi ci presentiamo e spieghiamo a lei cosa stiamo per fare, tentiamo anche di prendere un appuntamento ma alla fine decidiamo di telefonare quando usciamo.
Siamo in quattro e abbiamo sei sacchi non male ma ormai è fatta e quindi andiamo.
All’ingresso ancoro un grosso pendolone di rosso ammonitico ad una fettuccia da traino e così imbragato lo scaraventiamo fuori dal buso.
Si va la grotta soffia aria gelida, l’alito del profondo …………..devil Blues poche note e sono sul fondo, ho con me due sacchi e li sistemo prima del meandro……………….assolo di contrabbasso e sono solo con i sacchi e me ne tiro avanti altri quattro per ammucchiarli e per poi fare il passamano. arriva Piero e poi Nadia decido che io vado avanti mentre Nadia che si può mettere ovunque vista la sua silouette in mezzo e piero da dietro che urta i sacchi, vado e improvvisamente l’aria che era già sparita la risento ma questa volta entra, ma non capisco però ci sono i sacchi.
E vai uno due e avanti……………..l imbrago largo si incastra ma ho ormai i passaggi in pugno, raduno tutto sulla saletta sopra il primo salto che meraviglia è già armato.
Scendo e mi giro ecco siamo a circa trenta metri di profondità e qui si può prelevare l’acqua.
Aspetto gli altri e svuotiamo la bottiglia dentro ad un’altra e inizio a prelevare l’aqua dalla pozzanghera con una siringa e intanto chiaccheriamo chiedo a tutti come stanno e mi dicono bene, ora sono tranquillo il blues sta suonando con gli accordi giusti, poi improvvisamente, un assolo di Nadia un acuto di meraviglia, c’è un animaletto……………azz una salamandra e non abbiamo nemmmeno una macchina fotografica.
Filippo si offre volontario a uscira per andare a prendere il mio cellulare e quindi noi insacchiamo tutto e ci prepariamo per scendere fino a trovare altra acqua.
Scendiamo il pozzo da 30 e vedo che sul fondo c’è acqua e quindi decido che è rporpio lì che farò il secondo prelievo quindi arrivo al frazionamento dove si entra nel pozzone e mi prearo per mettere la corda che manca.
Scendo e mi metto al riparo perchè questo pozzo scarica e pian piano tutti scendono fino al fondo dove mangiamo e raccogliamo ancora mezzo litro d’acqua.
si beve si chiacchera, si arrampica, chi per la prima volta, chi insegna chi come piero brontola e raccoglie acqua, insomma si sta proprio bene.
risaliamo fino al frazionamento lasciando partire piero che ha freddo e poi noi fino ad arrivare al frazio.
Mi inoltro fino alla sommità del pozzone e lancio un sasso …………….di nuovo devil blues e mi sembra di scendere e vedere il salone, è proprio bello qui, mi giro e torno sui miei passi intanto gli altri hanno cominciato a risalire.
Arrivati tutti dove ci sono le salamandre facciamo un pò di foto e poi su con i sacchi, uno due tre quattro cinque e sei e in un ora siamo fuori noi e i sacchi.
Il cielo è plumbeo e le ultime note di Devil blues suonano nella mia testa, meglio affrettarsi potrebbe piovere, Filippo scivola su una placca di marmo ma nulla di rotto e quindi tutto a posto.
Sacchi in macchina e poi via verso Asiago, telefono e Gil ci da appuntamento al cinema Lux dove gli consegnamo l’acqua e poi ci perdiamo in chiacchere speleo e sui referendum dell’acqua e del nucleare.
Poi a casa e in macchina mi sembra oggi di aver fatto una cosa grande, mi sono fidato più che della mia esperienza della buona volontà dei miei amici e sono orgoglioso di essere andato in grotta con questi tre grandi speleo, certo ognuno a modo suo ma tutti hanno risposto al mio appello senza battere ciglio e si sono messi in gioco senza chiedere neanche se la grotta era difficile o meno ma solo per fare una cosa giusta.
Dedico questa giornata a Piero, Nadia, Filippo alle salamandre, all’acqua a Devil Blues di Charles Mingus perchè senza di loro sarebbe stato diverso molto diverso.
… non serviva, eppure ecco l’ennesima conferma: le buone intenzioni premiano, sempre! E ancora una volta ho rubato un po’ di qua e un po’ di là: da Filippo per l’arrampicata in libera (la mia prima, che bello!), da Piero l’uso della maniglia al rovescio (giuro, mai e poi mai ci sarei arrivata da sola), da Claudio il fidarmi di me e degli attrezzi (non solo dei miei sempre validissimi compagni, ma finalmente anche un po’ di me). Grazie Claudio, sei stato il nostro punto di riferimento, e senza di te sarebbe stato molto diverso.
…che bello il Flavia. Ci tornerei per arrivare in fondo…comunque grande gioia e grande gita.
(fatina) scusate che rispondo adesso non apro mai il pc. grazie napo di aver avuto fiducia. Quello che hai scitto e’ come un libro stampato. Quando vado in grotta con voi tutti, mi sento una persona rilassata. Nadia, ricordati che ho imparato anche io dal ggt e che non hanno mai smesso di isegnarmi. Una gionata stupenda con delle persone fantastiche,grazie un baccione alla nadia.ciao napo grazie ancora.