Buso dei 12 cippi ovvero Puliamo il Buio 2011 in Altopiano dei Settecomuni
Siamo pronti Argo scende le scale e sale in macchina come un fulmine, la giornata è tranquilla mi metto nel traffico degli studenti e accessori che intasano ovunque le strade, arriviamo al Pam e troviamo Ivano e Nadia, breve cerimonia a sorpresa e consegna del diploma a Nadia del corso di introduzione ( ma non era lo scorso anno??????? anche qui la burocrazia gioca duro).
Complimenti, Complimenti e poi via su per il Costo ma prima devo lottare con una pompa di benzina che non vuole erogare gasolio dai dai che gli Asiaghesi ci aspettano e con il fiatone arriviamo a Camporovere al sito di resistenza democratica di Gil e lo vedo subito, ma come con i capelli corti e un pò più anziano, eppure è passata solo una settimana da quando l’ho visto, ma forse l’incontro con il Giro della Padania lo ha sconvolto a tal punto da invecchiarlo.
Scendiamo dalla macchina e mi giro e vedo un’altro Gil un pò più giovane, insomma come me lo ricordo io e capisco che il primo Gil altro non è che il fratello che ci viene presentato assieme alla moglie.
Un giro di strette di mano e lentamente ci acclimatiamo su questa montagna magnifica e aspra come gli amici che ci accolgono, si parla, si chiacchera, si aspetta i ritardatari e si fa il punto della situazione.
Oggi siamo qui per l’operazione Puliamo il buio 2011 il Gruppo Speleologico Settecomuni e il Gruppo Grotte Trevisiol che opereranno presso Casara Zingarella nel Buso dei 12 cippi riempito da qualche buontempone di qualche metro cubo di rifiuti.
Saliamo lungo Val Galmarara e ben presto siamo sul posto, soliti preparativi, facciamo sloggiare anche 2 cacciatori armati di carabina con cannocchiale ( ma a chi devono sparare……….mah ???????) che mesti ci salutano e si incamminano giù per la strada seguiti dal ghigno dei presenti……..abbiamo allungato la vita a qualche ungulato.
Mentre Ivano e Marco piccolo si fiondano nel buco e legano già i primi elettrodomestici,io con calma mi vesto e da lontano mi gusto la panoramica:
Qualcuno allestisce l’armo della grotta e della corda di servizio, Nino e Loris si cambiano e discutono di buchi e nuove possibilità esplorative, Nadia si veste ma anche fotografa, Anna fotografa ma anche intrattiene il pubblico speleo con le sue risate e il fratello di Gil,con moglie sempre vicina riprende tutto con la telecamera ( lo fa di mestiere) insomma tutto un movimento davanti ai miei occhi e mi viene da sorridere.
C’è persino chi la grotta l’ha scoperta ( scusami ma non ricordo il tuo nome) e anche lui armato di guanti e buona volontà aiuta a pulire, si vede proprio che ama questi luoghi e il posto dove vive.
Trovo sia difficile riunire tante persona per una cosa così utile ma in fondo ce la facciamo sempre.
Quando uno speleo chiama si risponde con trasporto e entusiasmo senza se e senza ma…….adelante compagneros.
Escono dal BUSO prima uno poi due e alla fine 3 cucine a gas con relativi accessori, piatti, piattini, tazze, tazzine,cielo……. una bilancia, 2 batterie e qualche siringa Zootecnica.
Escono anche delle ossa di animale che Gil tenta di rifilare a Argo che lo guarda e dice sicuramente ( sarò anche un cane da divano ma se te voi che magna quei ossi lì te devi metterghe anca un pò de polpa ) alza la zampa in segno di disprezzo e se ne va.
Alla fine escono anche 2 o 3 speleo che chiedono il cambio così scendiamo anche io e Loris e ormai resta ben poco da pulire, ma è tutto incastrato in fondo verso una fessura, forse la prosecuzione……
Scende con noi anche una cordella metrica e viene rilevata la grotta.
Leghiamo così due bei massi che li spostiamo con l’aiuto anche dei manovali di superfice e mi tuffo pancia a terra riuscendo così a recuperare tutto e pulire anche la fessura ( un pò d’aria ma niente pozzi).
Insomma mi siedo e con Loris decidiamo che un pò di pulizia ancora sul pavimento dove siamo seduti e poi basta, scavo un pò di terra con una scapola di una vacca o forse del propietario di …..un ferro da zoccolo anzi due che decidiamo subito saranno i portafortuna dei due gruppi.
quindi dopo questo ritrovamento risaliamo e disarmiamo tutto.
alla fine abbiamo tirato fuori sui 300 kg di rifiuti vari, anche pericolosi per l’ambiente, che sicuramente lì non dovevano essere stivati, ma nessuna firma nessun segno riconoscibile, insomma nessun proprietario di questo ben di Dio.
E tempo di mangiare quindi fuori i panini e ci mettiamo sul belvedere che guarda in giù verso la malga Galmarara e in là verso il Corno di Campoverde e i mughi di Busa del Molton ( se non sbaglio).
Infine intervista in telecamera e gita al Buso della Neve di Casara Zingarella un baratro davvero impressionante ma molto molto bello.
scendiamo lungo la Galmarara e incrociamo Pierga Miguel e Fernando che vanno al Corno di Campobianco per sfondare i meno Mille ( quasi ci riescono nel senso che da 850 circa scendono per 80 metri fermandosi sopra un pozzo di circa 100 metri molto molto duri da superare).
Poi ci salutiamo con un ultimo caffè a Camporovere e Nadia cambia macchina, perchè Ivano deve sistemare la legna prima che piova, mentre noi cittadini che andiamo a metano, ci fermiamo ancora in altopiano in cerca di formaggio e bellezza da riempire gli occhi insomma verso sera inoltrata siamo a casa stanchi ma felici.
Ecco una giornata indimenticabile Bella Gente Bella grotta Bella Giornata il resto è rock and roll
Claudio il Barone Rosso
… sottoscrivo! bella gente, bella atmosfera, bellissima iniziativa! peccato solo non ci fosse qualche autorità, giusto perché il servizio reso non è solo per un nostro tornaconto (beh… però… diciamo che comunque abbiamo reso esplorabile un’altro buco…). non vedo l’ora di vedere il cd che ne esce, anche solo per rivedere quelle belle faccie di sabato che mi hanno fatto sorridere e stare bene. grazie a tutti e a presto!