Eravamo ben in dieci domenica scorsa per riprendere i giochi al Gallo Cedrone, misti tra Trevisiol e Schio ma soprattutto con quattro ex corsisti a continuare l’attività e la vita del gruppo infrattandosi in grotta: ma non ne hanno avuto abbastanza? Mah, forse siamo stati troppo buoni al corso….

Il nipote rampega

Il nipote rampega

Il nipote risale

Il nipote risale

Ex corsiste ciacolano

Ex corsiste ciacolano

Armo dell'ingresso

Armo dell’ingresso

La lunga strada per Fossetta si presenta come al solito piena di buche, per fortuna stavolta sono in macchina di Morejo (grazie)e risparmio la mia che come si sa è bassissima e sarebbe sparita nelle buche più profonde. All’ingresso come d’uopo tocca al Francesco la lezioncina d’armo, stavolta è Giulio che fa il maestro. La grotta non è neanche troppo bagnata, dalle notizie che avevamo da ieri al Però si temeva il peggio. Osservo le corde che abbiamo messo l’anno scorso, le nuove EXPE’ che sono una novità per noi, dopo un inverno passato in grotta mi sembrano invecchiare molto bene. Gli ex corsisti si comportano bene, anche se noi da vecchie volpi non li perdiamo di vista un momento e alla fine li seguiamo passo passo. Ci dividiamo in due: una squadra va sul fondo e così tutti quelli a cui mancava ora possono dire di avere visto il fondo (o quasi) del Gallo. Un’altra squadra va a finire la risalita del Giulio e ci vado anche io perché la parte alta mi manca e sono curioso di cosa c’è. La parte finale arriva su una bella testa pozzo con roccia bianca e latte di monte, quindi si infratta in un meandro sottosoffitto e da qui arriviamo alla risalita: un caminetto che finisce sul nero. Lo risaliamo…e poi anche discendiamo, dato che di là c’è un camino bagnato che risale su un soffitto chiuso (e che piove). Ma un po’ più avanti il meandro risale 2 metri e con bella strettoia finisce chissà dove: ci prova Francesco e poi ci passo io. Un bel meandro arieggiato, fossile e molto lavorato (marmittine, scallops) mi porta avanti 15 metri e poi faccio un ometto e ritorno: ci sarà da tornare. Questo meandro lo chiamiamo ‘Dell’Orrido Gallo’, in onore a Francesco.
Poi ritroviamo il gruppo del fondo, un bel brodino ci permette di aspettare le risalite dei pozzi e all’uscita non ha neanche piovuto.
Gallo Cedrone, nuova stagione, i giochi sono riaperti. Chi ci vuole venire?
Gianki, GG Trevisiol CAI VIcenza