Venerdì 6 gennaio al Giakominerloch

La gita era composta da un bel gruppetto: Fernando, Figata, Pierga e io Click diretti al fondo, mentre Miguel si apprestava (tutto ringalluzzito eh eh eh) ad accompagnare Nadia e Alessandra fino alla Polenta.

L’obiettivo era risalire l’ultima (e dico l’ultima disponibile!) salita super fangosa posta a quota -530, compito di Figata – ribattezzato per l’occasione Figata dei camini .

La settimana precedente avevamo infatti risalito lo stesso posto, ma restando sulla sinistra ed eravamo entrati in un mendro che girava ad anello, riportandoci di nuovo sulla via d’acqua sottostante (vedi foto)

la risalita fangosa: atto primo

la risalita fangosa: atto primo

In cima alla risalita che resta sulla destra del camino, avevamo due vie da valutare: quella sulla destra però chiudeva, con sommo dispiacere di tutti, ma soprattutto di Pierga (che esplora la grotta dal ’96); poco fiduciosi e ormai rassegnati, ci siamo affidati a Fernando, che ha armato un traversino per vedere se la finestra appena un po’ più a sinistra portava da qualche parte o no.

Questa la cronologia degli eventi:

Figata segue Fernando e urla: oh, c’è uno scivolo, galleria: con ti nuaaaaaaaaaaaaaa figataaaaaaaa

Pierga mi dice di andare, mi butto nello scivolo di fango e una volta di sotto ci accorgiamo che abbiamo aperto una porta magica verso un nuovo mondo incantato.

camminiamo, camminiamo e sotto i nostri piedi c’è acqua… andiamo controcorrente.

c’è una cascata di 3 metri tutta concrezionata da risalire arrampicando e mi aiutano un po’ (mi sono lavata fradicia!). camminiamo ancora e ci fermiamo in un salone immenso  – tipo che sarà stato alto 40 m e lungo altrettanti – da cui scende una cascata alta almeno 15 m… dopo aver camminato per almeno 400 o 500 m

ci inerpichiamo sulle dune terrose circostanti e mi sembra di essere a Gardaland… mi chiedo se è tutto vero, perchè è talmente bello che mi sembra finto!

A Pierga manca poco che gli scenda una lacrima di gioia (ma non esageriamo…), Fernando ci dice: e pensare che è la mia prima volta al Giako….

Figata… vi lascio immaginare i commenti – tipo: oh, che figataaaaaaa –

cavolo, e la macchina fotografica?!!! era piena di fango ed è rimasta a casa implorandomi di essere pulita! mmmmmhhhh ben, avremo modo di tornare e di rilevare!

ben… dai… tiro su qualche sassetto particolare per Nadia che me lo ha chiesto prima di entrare… e mi sa che questi sono sassi magici…

ora abbiamo un sacco di lavoro da fare tra rilievi, risalite e foto, video, ecc… ecc…

torniamo all’uscita infreddoliti e fangosi e troviamo gli altri ad aspettarci (e riesco anche a perdermi da sola nel ramo Paperino…)

“LE GAAAALLERIEEEEEE, LEEEE FINEEESTREEEE, LE GAAAALLERIEEEE”

Lo raccontiamo perfino alla Pia della Las Vegas che ci mette a sedere vicino al fuoco.

Abbiamo fatto jackpot questa volta! un bel regalo della Befana!

che storia!

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