La giornata della comodità
Tutto è iniziato con la voglia di completare il riarmo degli ultimi pozzi del Giacominerlock: tanta troppa era la voglia e allora domenica siamo andati. Tempo inclemente, ma noi speriamo che si sbaglino. All’ultimo minuto danno pacco i giovani: Nicola, Giulio, si autoeliminano e danno forfait, andiamo bene.. Rimaniamo Gianki Simone e Filippo,pensieri foschi prendono forma sul futuro della nostra Speleologia. All’ingresso del Giako semplicemente diluvia, il Presidente si offre di andare ad armare il pozzo d’ingresso mentre io e Simone ci cambiamo in Panda, comodamente. Dopo un poco arriva un salmone cioè Splash cioè il Presidente, ha preso abbastanza acqua nella dolina d’ingresso e alle ultime due calate c’è un fiume che entra in grotta, con uno sguardo decidiamo che non è giornata. Ci cambiamo alla meno peggio in Panda (comodamente) e andiamo da Mario alla Pineta a farci un caffè e a salutare.
Decidiamo che ascoltiamo i suggerimenti di Simone e per farci passare la voglia di grotta quitidiana andiamo in Pissatea al Ramo ‘Dei 120’ a fare una risalita (comoda naturalmente).
Il trasferimento è lungo ma non abbiamo fretta, ciacoliamo e intanto guida Filippo e noi stiamo comodamente stipati nella Panda (auto fatta a misura di me e Simone).
Arriviamo in Faedo e naturalmente ricomincia a diluviare, entriamo in grotta che tanto è asciutta.
Infatti il trasferimento avviene senza altre docce, ritorno dopo tempo al sempre bello Ramo Giacobbi e scopro dove si stacca il Ramo del 120. Devo proprio dire che come dice Simone è un Ramo bello comodo. Tra pozze d’acqua (non ho gli stivali) risalitine e passaggetti così così arriviamo al bivio con Acqualandia e poi al camino da risalire. Qui Simone risale e siccome il Presidente deve fumare faccio sicura io. Un bel scroscio d’acqua mi tiene compagnia (Filippo no, va a fumare altrove e si sentono solo gli aromi arrivare)e come sempre quando si fa sicura mi metto a cantare: quello che ho cantato e come solo i presenti hanno avuto la fortuna di sentire. Attizzato dai miei cori bulgari Simone finisce in fretta, lo raggiungiamo e dopo il camino appena risalito una breve e facile continuazione
lascia intuire prosecuzioni buone e facili, ma noi abbiamo finito la corda e così, comodamente, rientriamo.
All’esterno una bella pioggia ci accoglie scrosciando sulle nostre teste e sulle nostre tute già fradice. Solo una Birra Media A Bar Rana ci scalderà, oggi. Almeno abbiamo salvato la giornata, tutto sommato gradevole (a parte le troppe comodità).
Ciao, Gianki.
Quasi una fortuna essere di guardia in ospedale comodamente all’asciutto…ed il sottoscritto che vi pensava in fondo al giako….
Punto 2 (due – II ): prima di tutto la comodità!!!!
ma pensare che la pissatela sia asciutta,poi in queste giornate di acquazzoni,era ironico no?:D
Cossa vuto sgresenda, i sé da Schio…
a già xè vero,quasi me desmentegavo che a schio a no piove mai!