Gran bella giornata domenica. Ideale per una nuova esplorazione. Ore 7.30ritrovo a casa di Maurizio e poi via verso la Val D’Astico. Ci si incontra con Fanny del gruppo grotte di Schio. E’ uno di quei appuntamenti da non perdere. Si va ad esplorare una nuova grotta. L’ingresso è di quelli che promettono molto e proprio tanto.

Grotta da vedere assolutamente


Parto io…è ora che impari a fare gli armi da solo e così mi faccio dare da Mao indicazioni dove circa la posizione delle placchette. Capito tutto…vado e scendo. Con Fanny prima però ho ripassato il nodo del soccorso e il guide con frizione. Non si sa mai…vado faso e scendo…uno, due, tre. Azz..la corda non basta per toccare terra. Mi guardo intorno e vedo che calandomi piano sulla mia sinistra c’è un posto dove “atterrare”. Mi pendolo e metto i piedi giù.
Arriva Fanny e poi Maurizio. Intanto si va verso. La grotta un po’ cambia. Diventa un po’ fangosa. Nuovo pozzetto e poi eccoci al p20 ipotetico. Armo doppio prima della verticale e poi sporgendomi comincio a battere col martello. La parete non è proprio un gran che e io sono piuttosto insicuro. Alla fine faccio 4 buchi e ne scelgo 2. Nodo del soccorso, faccio 4 conti, se perdo un attacco ce n’è un altro, se li perdo tutti e 2 ce n’è un altro paio a 2 metri in tutto penso: Hai vogliaa…andiamo che non c’è motivo di preoccuparsi oltre il dovuto.
Scendo e mi trovo un po’ in mezzo all’acqua. In fondo infatti c’è acqua. Arriva Fanny e arriva Mao. Che si fa? Non c’è subiito un nuovo pozzo da scendere. Ci guardiamo attorno e vediamo che sotto per di là c’è un meandrino. Apriamo leggermente il passaggio e sìì…tira aria. La situazione non è delle più agevoli. Dobbiamo tornare fuori, abbiamo degli impegni all’esterno e in 5 minuti di esplorazione eravamo fradici. La grotta tira aria. Riprendiamo la via per uscire. Io parto per ultimo, ho deciso che mi occuperò anche del disarmo, ottimo allenamento per chi come me è in procinto di frequentare il corso di perfezionamento.
In poco tempo arrivo fuori anch’io. Ho disarmato solo il pozzo di ingresso. Basta una 60 (vera…) se si vuol tornare.
Bisogna tornare e scavare. C’è da fare ma dietro a quel meandro si nasconde un mondo che non conosciamo. Torniamoci, troveremo di sicuro qualcosa.

il menhir di obelix..

Vai Bruno...di la tua!!!