Cosa c’è di meglio nel bel mezzo di un mese di luglio incandescente che andarsene in un bel rifugio apuano per una settimana, tra i faggi e i tassi a godere il fresco meditando e girando qua e là? Grazie a Marco che ci ha chiesto un aiuto nel tenere aperto il Rifugio Puliti ad Arni. Per una settimana abbiamo dormito al fresco, cucinato tutto quello che abbiamo trovato nel frigo e in dispensa, accolto chi si faceva venire in mente di salire, girato per boschi e grotte e dato acqua all’orto biologico a km. zero del Rifugio.

Leone cane dormiglione

Leone cane dormiglione

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Cucinieri da Rifugio

Cucinieri da Rifugio

Ci hanno fatto visita Giulio, la Bimba, Marco (quello giovane), l’Ometto e Paolo un vecchio amico di Marco (quello grande). Siamo stati alle Gobbie, alla Maronna del Cavatore, al Rifugio del Freo, a Cstelnuovo. Siamo stati all’Abisso Milazzo, per fortuna accompagnati dalla Bambina perché se stavamo ai ricordi che avevo io ci perdevamo di sicuro. Ho imparato, studiando i libri del rifugio, a riconoscere delle erbe del Parco delle Apuane e adesso sto cercando di coltivare qui a casa l’elicrisio, che così quest’inverno quando avrò la tosse so come curarmela. Abbiamo visto caprioli, bestie volanti, vipere e bisce e Leone ha cercato di inseguire un branco di 5-6 cinghiali nel bosco… per fortuna non li ha raggiunti. Abbiamo imparato a riconoscere alla prima vista la Pania, l’Alto di Sella, il Fiocca, il Corchia, il Sumbra e qualche altro monte che adesso non ricordo ma che se li vedo mi tornano in mente.
Siamo stati bene. Dopo un po’ di anni trascorsi a percorrere queste montagne con l’imperativo di ficcarmi dentro in grotta questa è stata una settimana di pace con l’Alpe e di meditazione epigea su tutte quelle fantastiche, intense e indimenticabili ore ipogee che hanno costellato i miei ultimi 10 anni.
Un abbraccio a tutti voi.
Gianki.