GORGO SANTO SUPERIORE, sabato 23/04/2011
Oggi siamo in tre (Frank, Splash e il boa)., una squadra snella per proseguire l’esplorazione dove ci eravamo fermati questo inverno, sopra una discesa verticale. Velocemente raggiungiamo il pozzo che porta al secondo sifone, io e Frank illuminiamo lo scivolo nero ed immaginiamo nuove immersioni laggiù. Risaliamo il camino e con qualche difficoltà ritroviamo la via, tra il dedalo di massi di questa frana riempitiva,
raggiunta la strettoia verticale la armiamo con due gradini che ce la fan superare in un battibaleno.
A Splash abbiamo descritto questo passaggio come l’entrata in un posto alquanto streeetto, ma soprattutto l’uscita ne descrive bene la similitudine, anche per il colore (marrone) assunto dallo speleologo che da lì scivola rapidamente fuori……… Stessa difficoltà di orientamento troviamo nella sala superiore (ciò è indice di ambienti articolati e da rivedere), poi finalmente imbocchiamo il meandro giusto che con le sue concrezioni ci affascina e strappa a Splash una serie di “che figata”.
La diaclasi che sovrasta il meandro ha incastrati una moltitudine di ciottoli, perfettamente arrotondati dall’acqua e noi sognamo una risalita che ci farà scoprire gallerie immense e lunghissime, che ci terranno in esplorazione per i prossimi 30 anni.
Ma oggi abbiamo un altro obiettivo e allora attrezziamo una breve risalita, parecchio esposta, con uno spezzone di corda a nodi ed attraversata la strettoia ( là dentro mi viene sempre in mente la scena di quando gli eroi, del primo Guerre Stellari, stavano per essere schiacciati dal tritura rifiuti dell’astronave imperiale),
raggiungiamo il pozzo misterioso. Lo armiamo con una corda di 12 metri, così per sicurezza, visto che l’altra volta volevamo scendere in libera, e ci caliamo, col cavolo scendere in libera!!!, proprio di un bel pozzo in diaclasi si tratta, con le pareti liscie ricche di scallops e visibilmente percorse dalle piene.
Si atterra coi piedi in acqua e qui il pozzo intercetta, nel mezzo, un laminatoio semiallagato che percorriamo, da una parte, per circa 20 metri fino ad un bivio, dove le dimensioni si fanno proibitive (bisogna portare una maschera col tubo)
e dall’altra, per altri 20 metri, fino ad una strettoia nella misura verticale, oltre la quale Frank vede dimensioni di nuovo umane. Capelli d’angelo ovunque ed una simpatica concrezione dalle sembianze GROTTESCHE HE HE HE.
Il freeeddo ci assale, soprattutto il boa, e velocemente decidiamo di raggiungere l’uscita dopo 6/7 ore di buio.
La solita birra al bar Posta e via.
boa
La foto con la maschera mi sembra E.T.casa. Comuncque non e’ finita ci serve la MICHELA (a perdere) ,per affrontare insieme il nuovo laminatoio.
Esplorazione bellissima e foto incredibili…chissà perché mi citate spesso quando passo in strettoia…lo so dovrei dimagrire. P.S.: le foto sono incredibili però dal vivo è tutto molto più bello.
Complimenti agli irriducibili del Gorgo, non mollate mai e riuscite sempre ad INCASTRARE qualcuno!!! Fate vedere a Nereo le foto delle vaschette gli piaceranno, e non fatemi più vedere le foto di quel laminatoio allagato che mi sogno di notte che arriva la piena e io sono lì e mi si incastrano gli scarponi tra due sassi…
Beh, a proposito del lavoro dell’immaginazione e di come la suggestione faccia strani scherzi quando sei compresso là sotto: ad un certo punto io e Splash eravamo seduti in attesa che Frank, sparito chissà dove, terminasse un’ispezione o simile e lui mi fa: “ma non ti sembra che lo stillicidio sia aumentato ???” ed io….”NO”. HE HE HE
uauuuu! da sogno!!!
bravissimi!
certo che la prossima volta ci sono anch’io! bellissime anche le foto! quella della strettoia e del laminatoio sono le mie preferite! … e avete trovato anche il drago del Gorgo: è veramente una figata! molto molto bravi!
bravi mi piacerebbe molto infrattarmi al gorgo santo a quando pa prox explo??????????????
che storia! che foto! …. chissà che un giorno non possa anch’io venire, schiena permettendo!!!!
approposito di foto, ne vedo sempre di più belle… ma se facessimo un piccolo concorso fotografico, magari premiando quella più strana e fantasiosa? dai, che qua di materiale ce n’è tanto…