W LAS VEGAS
Grande grande!!!! Supermegagitaesplorazioneevento! Domenica scorsa siamo stati al Giacominerloch. Grotta conosciuta sin dagli albori della speleologia, ti lascia senza parole per lo spelndore che cela nei suoi meandri. Siamo partiti in otto e siamo tornati in ottogrande fortuna direi visto che per qualche minuto più di metà gruppo ha bestemmiato in turco per far scendere una corda rimasta su durante la risalita di click.
gruppi uniti nella spedizione: il GGT e il GGG con due nuove leve della speleologia, Jacopo e Claudio che seppur freschi di corso non si sono persi in chiacchiere e senza problemi sono scesi e risaliti alla grande.
Il Giacominerloch è un abisso che si apre lungo la strada ed è facile arrivarci. Basta andare a Cesuna e senza grandi difficoltà trovare la via che ti porta al parcheggio.
Dopo l’armo naturale su due pini si scende sulla neve fino alla verticale. Questo è l’unico momento di vera strizza perché bisogna salire sopra ad un masso incastrato e pieno di neve, sporgersi, afferrare la corda e montare il discensore. E’ un passaggio verticale, non è impossibile però bisogna prenderci mano.

un manzo troppo grande?
All’armo del primo pozzo ci pensa il direttore della gita…niente popo di meno che il nostro caro socio…BECAFIGHI!
ma il Giacominerloch è tutta un’altra cosa, si fa presto a dire qua o là, io dico che quella che abbiamo visitato è di gran lunga una delle grotte più belle che ci siano in Altopiano. Se entri e ti guardi attorno, oltre alle stalattiti di ghiaccio che riaschiano di caderci sulla testa perché siamo verso la fine dell’inverno, ti accorgi che non è un posto qualunque. L’acqua che c’è non è dovuta solo al disgelo e non sono fenomeni di ruscellamento quelli che trovi lungo il percorso; sono veri e propri torrenti e vere e proprie cascate.
Se si va a vedere la direzione dei torrenti che si incontrano lungo la discesa ci si accorge che non sono lo stesso corso d’acqua. Le direzioni che l’acqua prende sono differenti, il Gicominerloch è un complesso idrico molto molto interessante, lo scopriremo solo continuando ad andarci e magari arrivando sul fondo…
Al di là della curiosità scientifica che la grotta può destare la grotta è proprio bella e il percorso notevole. Calarsi vicino a cascate di venti metri e fermarsi ad osservare le concrezioni ti lascia senza fiato.
I giochi di luce che si creano riflettendosi sull’acqua ti fanno pensare che la speleologia sia uno sport e un’attività senza pari e che chi ha voglia di mettersi in gioco può trovare delle soddisfazioni impareggiabili.
Il ritrono in superficie è stato lento e divertente, ce la siamo presa comoda…non avevamo voglia di correre o di far fatica. Conoscevamo il percorso e sapevamo cosa fare.
Di sicuro dopo un bel po’ di fango una canzone ha cominciato a risuonare sottoterra e la canzone faceva più o meno così: PAGA DA BERE MICHELA PAGA DA BERE…PAGA DA BERE! MICHELA PAGA DA BERE! PAGA DA BERE(clicca sopra qua e ascolta)
Risalendo la nostra cara e vecia speleo siè trascinata su la corda (forse perché maceria aveva bisogno di rabbocare l’olio????) lasciandoci sotto ad urlare in tutte le lingue finché non è arrivato il soccorso speleo (Riccardo) che con tecniche sopraffine imparate durante gli anni di addestramento (palle di fango contro la corda) non siamo stati in grado di riprendere il nostro cammino.
Siamo usciti con il buio e dopo un’intera giornata a nominarla finalmente eccola!!!! LAS VEGAS!!!! (Tosi sio stà in caverna?) Birra, pizza e racconti speleo, nuove grotte e personaggi illustri della speleologia, dal Cavia alle Bestie di Satana! E finalmente tutto si scioglie in un mega sorso di birra condito da tante risate!

senza casco sarei invisibile
Bè innanzitutto potevi metterci più animo nel cantareeeeee!!! ma fa morir dal ridere! bravo filip! Gita fantastica, indimenticabile!
click:…non mi dimenticherò mai più la corda su (o forse sì…),ma sono ben felice di avervi pagato la birra. ciò tosì, gavio sè? volio ber qualcosa? volio do giosete de novalgina?
consiglio della Pia:…e ricordeve de non dismentegarvela in fondo al giacominerloch!!!
Figata o Becafighi: Bè intanto volevo dire che si vede che click è veronese. Sete in dialetto si dice “sen” e no “sè”! An si quasi dimenticavo…volevo proporre una spedizione per portare al “Giacominerloch” ruote e manubrio per ricomporre la vespa e un pò di fili per l’impianto elettrico.
Fatina e Dobermann sono rimasti sconvolti dal sms di filippo all’uscita dalla grotta, che recitava: “semo uscii, tutto a posto, viva la passera!” p.s.Un saluto al Cavia e alle bestie di satana che spiritualmente erano li con noi!!!! desso nemo a bere un gioso de novalgina ciao a tutti!!!
bravi proprio bravi e per quanto riguarda la corda non preoccupatevi capita e capiterà ancora……in spiller ci ho messo due o tre spedizioni a capire che se non volevo risalire in arrampicata continuamente i pozzetti sopra il ventotto dovevo lasciare dietro di me carsico……quindi bravi siete proprio degli speleo
ciao
Relazione coi fiocchi, giornata coi fiocchi, bea gente, la foto ‘senza casco sarei invisibile’ la più bella immagine da tanto tempo, vorrei anche ‘senza tuta sarei più fico’ e ‘senza sacco sarei un pirla’. Barvi tosi, a presto un’altra grotta, propongo che questo gemellaggio con il GGG vada avanti ancora, ciao Gianki
Grande relazione!!! immancabili le minuziose descrizioni delle complesse tecniche del soccorso per il recupero della corda!
Ci sentiamo per il San Bassiano…
Saluti
Jacopo
OKKK Jacopo! Ci sentiamo e ci organizziamo per una nuova esplorazione!