Freezer
Ci troviamo in sede alle 8 e 30 pronti per una nuova avventura, a Thiene Bruno recupera Alberto e così ci troviamo tutti per far colazione in pasticceria, una signora litiga con la pasticcera per un sorso di latte in meno, e tutti pensiamo che deve essere veramente stressata.
Insomma dopo la sosta approvigionamenti a Cesuna siamo agli Albi di Mandrielle alle 10 e 30 normale orario sulla tabella di marcia.
Portiamo con la macchina tutti i materiali sul posto vista la comodità di una strada militare dietro al Monte Castellaro Piccolo e mentre Clemente, Bruno, Alberto, Nadia e Nereo si apprestano a preparare una sorta di campo base, torno a parcheggiare l’auto.
Ritorno a piedi sui miei passi, il bosco in questi giorni si sta rinverdendo, gli abeti mettono nuove gemme e i faggi si colorano di verde smeraldo.
Dove la neve non c’è più, nella parte alta della valle l’erba colora di verde le rocce calcaree mentre sul fondo la neve rimane ancora persistente e tenace.
Come formiche operose i miei amici speleo stanno tirando cavi elettrici, proteggendo con teloni le attrezzature e gli zaini con le cibarie e il vestiario…..Arrivo mi cambio e aiuto tutti, decido con Clemente di fare il primo turno di scavo, Bruno avvia il gruppo elettrogeno e quindi attacchiamo la fessura con il demolitore.
Fette di calcare vengono inghiottite dal pozzo, che ci restituisce un’aria gelida che sale dalle profondità, arriva anche Alberto e così decidiamo di combinare i sistemi di disostruzione, demolitore e manzi, ma continuo a massaggiare il calcare con la punta dell’Hammer elettrico.
Adesso mi sembra che così può bastare e lascio il posto a Alberto e ne approfitto per uscire al caldo, ho due sottotuta e non mi sono mai fermato ma ho le mani gelide, fuori c’è il sole per fortuna così prendo il telefono e chiamo Anna pregandola di venire a farci compagnia approfittando di un passaggio di Giulio che non vuole mancare a questo nuovo appuntamento con l’abisso.
Mangio qualcosa mentre i due sposini cercano fossili e bruno parla da solo o con le piante, in fondo basta parlare no???, risalgono anche Clemente e Alberto che con sistemi sbrigativi tolgono fette di calcare.
Bene mi rinfilo nel buco e ora si può provare a passare ma bisogna ancora a allargare, dai demolitore e vaiiiiii, anche Nadia e Nereo fanno una incursione in grotta e finalmente si passa…….sotto di me c’è un pozzo a cinque metri un pavimento che verso a monte si sprofonda ancora.
La parete destra è una bellissima faglia tutta rigata dagli scorrimenti mentre l’altra parete è un pò più malleabile e quindi decidiamo di scavare da questa parte perchè l’ingresso del pozzo è molto stretto.
Demoliamo con il demolitore e allarghiamo di un bel pò la fessura, ma c’è bisogno anche dei grossi bovini, io mi defilo e intanto arrivano anche Giulio e Anna con un thermos di caffè.
Alberto e Bruno ci salutano così mi infilo di nuovo per vedere il lavoro fatto e pulisco tutto dai sassi, entra anche Clemente che mi passa il demolitore così mentre lavoro, mi giro e vedo che sopra la testa di Clem incombe una bella fetta di calcare così arretriamo e dopo poco faccio una energica pulizia.
Adesso sono più tranquillo, esco i tempi si dilatano sotto terra e Giulio scalpita insomma lascio posto ai giovani.
Risalgo e con calma mi cambio…..Vado a prendere la macchina con Anna e così ci facciamo una bella passeggiatina romantica in mezzo al bosco.
Mettiamo tutto dentro e così escono anche Clem e Giulio, il quale è arrabbiato.
Clem ci dice le novità e cioè che dopo aver martellato ancora hanno messo un ancoraggio e Giulio ha provato a infilarsi nella fessura ma non ci passava.
Giulio ……tanto così….per tanto così e così dopo averci riso sopra perchè non è il culo troppo grosso ma è superdotato……scendiamo a valle e ci riuniamo a casa mia per una pasta e per sognare profondi pozzi e meandri infiniti……
Per strada vicino a Malga Busa Fonda un branco di caprioli una trentina circa attraversano la strada a piccoli branchi….i grandi aspettano i più piccoli e poi via, spettacolo sublime ed emozionante, a macchina spenta siamo abbagliati da tanta bellezza,sul tardi ricevo un sms di Clem che ringrazio qui della sua splendida amicizia…….continuaaaaaaa
E cosa dire dei brachiopodi fossili? E della faglia trascorrente con la sua coniugata? Con le strie orizzontali? Insomma sarò uno speleologo scarso però se uno mi mostra un fossiletto o un sassetto lo riconosco!
Se volete andare a fossili portatevi la Nadia. Ha un naso pazzesco, gira sempre il sasso giusto… 🙂
Comunque è stato bello, anche la grotta, via. E la compagnia!
sei il miglior speleo che conosca………..te si me compare