Tutto è pronto, domani si va al Gorgo Santo a fare assistenza ai sub.

Sono le 8 di sera; inizio a prepararmi mentalmente mentre carico la panda, perché mi inquieta un po’ quella grotta. In più sapere che forse domani piove …

Scaccio i brutti pensieri, chiudo il baule e mi ripeto: andrà tutto bene!

Torno in casa ma ecco un sms di Laura, niente uscita al Gorgo causa febbre, malanni, coincidenze.

Allora che si fa? Guardo Simone e insieme diciamo Pisatela.

Eh, già ci sarebbe una risalita da fare al ramo Franoso. Ok, sentiamo tutti i precettati per il Gorgo e vediamo insieme cosa fare.

Moreno, Gabry e Massimo sono dei nostri e così ramo Franoso sia.

Ma le cose possono sempre cambiare da un momento all’altro, così la mattina seguente ci accordiamo che forse è meglio fare una camminata tranquilla fino al ramo del Brutto Anatroccolo che diventa Cigno.

Al bar troviamo anche gli amici del Geo di Bassano, impegnati con il corso di introduzione, con un bel gruppetto di allievi.

Arriviamo presto in Sala dell’Orda, dove ci fermiamo a chiacchierare un po’ e qui qualcuno propone di andare a vedere come è messo il ramo a Sud.

Giriamo un po’ intorno al salone per trovare l’ingresso al ramo, poi ecco … ci siamo.

In questa saletta ci sono due arrivi d’acqua (uno arriva dal ramo a Sud, l’altro dai Mutanti), che confluiscono in un unico ruscelletto, che a sua volta si infila in un buco ed esce allo Stargate;

Del ramo a Sud vedo solo un bel sifone…

Moreno mi spiega che solo Igor e in parte Flavio sono riusciti a passare al di là, e a quanto pare la grotta va avanti con un meandro; quindi per passare il sifone più agevolmente è necessario abbassare il livello dell’acqua (e per farlo bisogna scavare)

Credo che la parola “Scavare” scateni nello speleologo una sorta di brivido sbriluccicone, una stellina languida negli occhi, un sogno illuminato. È come dire apriti sesamo … sin sala bin.

È come premere start. Senza dire niente è magicamente comparsa una pala, i miei guanti da muta (mutanti) sono appunto mutati in fantastici guanti da scavo, ci siamo perfettamente allineati e disposti lungo il corso d’acqua, per ripulire e togliere sassi, ghiaia, fango e quant’altro intralciasse il suo corso.

Moreno, controllore del livello del sifone, contratta con Gabry lo stato dell’arte…

Abbiamo fatto un bel lavoro, dai, anche se si potrebbe scavare all’infinito.

13 rintocchi e l’orologio fa din don! come se la magia dello scavo fosse svanita, ci troviamo di colpo seduti in cerchio a parlare di pranzo. Massimo ci svela la ricetta del riso alla Strogaqualcosa.

Nessuno ha più voglia di grotta. Abbiamo sfogato, probabilmente, il bisogno di scavo.

Per tutta l’uscita Simone mi parlerà di pasta alla Carbonara … ok, va bene, ci mettiamo anche la cipolla.

ciao, Miky

p.s. le foto sono state fatte in parte ieri, in parte 15 giorni fa al ramo del Castello.

ingresso ramo del Cigno

sala Matrioska

goccia

riflesso

concrezioni

concrezioni

sala finale ramo del Castello

soono il conte draaaculaaaa

ramo Sud

scavo nel ramo a Sud

scavare bisogna