DSCN0484Metti un sabato mattina, metti quel tempo sereno ma che potrebbe anche fare qualcosa, metti che per tutta la settimana riesci a toglierti dalla testa che devi fare chissacchè e che in un momento di estrema lucidità capisci che c’è della gente che ti è amica e che vuole coinvolgerti nella scoperta, nella ricerca, nella compagnia.
E allora niente di meglio che andare. Sabato mattina, arrivo presto e proseguo a leggere il libro, che ho smesso stanotte tardi, che ho ripreso stamattina presto. Arrivano uno dietro l’altro: Pelliccia, Bot, Claudio, Anna, Nonno Attilio, arriva anche un redivivo Nicola (a piedi da Sant’Agostino, nel bosco come un contrabbandiere di sale e spirito). Si parte subito, la cagnetta di Claudio ci dà la sveglia e via verso il bosco.

 

 

 

 

 

 

 

 

IMG_2896Subito il buon Pelliccia ha dei dubbi sulla strada ma naturalmente la pineta di Brendola non è infinita e la strada la troviamo. Anche Attilio conosce i posti, ci andava con la moglie per fragole qualche…. tempo fa, sa che il contadino non è proprio gentile ma il buon Pelliccia ha già provveduto a saldare i rapporti. Il buco lo troviamo, bene aperto e protetto dai soliti tronchi e rami intrecciati sopra. Ma chi riesce ormai a trovare sui Colli Berici un buco già a cielo aperto vergine e pronto da scendere? Arma e scende il Pell, seguito dal Claudio che provvede ad eliminare uno spuntoncino troppo Pretenzioso, noi da fuori provvediamo almeno ad un deviatore perché il buon Andrea sembra avere dimenticato le regole del buon armo tanto per capirci. I due restano sotto per un po’, confabulano, battono, discutono, e poi riemergono.

 

 

 

IMG_2907IMG_2916Andrea è tutto contento, Claudio rimbotta il Pell per la mancata pulizia dei luoghi sotterranei da massi e altre amenità, ma la grotta c’è e anche se è breve per adesso è degna di rilievo, di scavo, di gite mete uscite nome (Grotta Brendana) e altre amenità, la grande dolina che sta al fianco della cavità lascia sognare. In attesa di tempi migliori, appena avremo fatto il rilievo lo pubblicheremo.

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Noi fuori nel frattempo abbiamo mangiato formaggio, raccolto i frutti del bosco e preso il sole. Ricopriamo il buco e risaliamo verso monte, attraversiamo questa pineta strana dove i pini (gli abeti) non ci sono ma forse il nome è semplicemente di buon auspicio. Vi terremo informati, contateci.
Gianki Gruppo Grotte Trevisiol CAI Vicenza