L’altro giorno siamo stati (io, Maurizio e Figata degli Abissi), alla Grotta del Leone, in località Luserna, poco distante da Malga Croiere.

La grotta era stata esplorata a suo tempo da Gastone Trevisiol e poi da Claudio e dallo Stesso Maurizio.

Si presenta molto concrezionata, con colate a medusa ricoperte di fango, bianchissime nella parte inferiore. Mi ricorda la grotta della Puzzola a Labioli.

Il nome Leone deriva dalla colata che si deve scavalcare per scendere giù nel primo pozzo. In fondo controlliamo un cunicolo, che però chiude. Maurizio ci fa vedere la scaletta realizzata da Gastone per scendere sul fondo. Ci racconta che era partito da casa in bici, con un rotolo di fil di ferro in spalla. Poi aveva recuperato dei rami nel bosco e li aveva adoperati come pioli della scala, assemblandoli con il filo di ferro.

Che forza! altro che dispensore!!!

C’è anche un trave con una carrucola. Riposa qui dalla prima guerra.

Figata arma il pozzo successivo e in poco tempo siamo sul fondo della grotta.

 

C’è un cunicolo chiuso… con una scritta arancione: CAI VI 1976.

Cavolo… io non ero ancora nata…

Io e Figuess spostiamo sassi e Figuess trova la prosecuzione. C’è un grande masso da spostare, ma poi continua… e il sasso che tiriamo cade e rotola giù…

Insomma, il punto di domanda è diventato esclamativo: Grotta Continuaaaaaa

Bisognerà tornare, speriamo prima che nevichi.

Ciaoooo

Click