Antefatto……………… venerdì siamo in sede per capire cosa fare sabato, il meteo non ci aiuta neanche questo fine settimana e quindi niente Malga Croiere, dove bisogna scavare è tutto bagnato quindi Alberto propone il CBX ( ma io nicchio perchè non ho voglisa di camminare tanto) e allora propongo di andare in Grappa a vedere un buco in mezzo al bosco segnalato a Bruno.

Bruno dice che il pozzo va giù di 15 metri e poi scende ancora quindi prendo una corda lunga da 80 qualche placchetta 5 fix e il trapano.

A Bruno e a me si aggregano Filippo e Nadia e quindi sabato ieri siamo da schiavotto pronti per il Mitico Grappa.
Inmacchina la mia mente ripercorre i mitici anni 70 quando con Pierangelo si saliva con la sua Campagnola e si sognava grandi abissi e mondi inesplorati,

quindi dopo 40 anni sono ancora qui con voglia di esplorare e a traino altri 3 giovani esploratori andiamo al Lepre al panificio per i panini e per portare a casa un pò di pane cotto sul forno a legna e poi via verso Col Andreon.

Chiedo il permesso per parcheggiare e lasciamo le auto al sicuro, carichi come muli ci inoltriamo sulla stradina militare che serviva da collegamento per le truppe e poi via in mezzo al bosco.

Nonno Apache Bruno ci mette un pò a ricordare il posto e quindi su e giù per il bosco, Nadia cerca funghi, io annuso l’aria piena di ciclamini e filippo mi chiede se le patate dei ciclamini sono commestibili ma infine siamo sull’orlo del buco.

Solito rito la vestizione……………… Filippo prende animo e decide che oggi armerà la grotta seguito da me a ruota ………un sasso e sembra un pò più di 15 metri, segni di altre esplorazioni non ce ne sono e quindi abete, fix e giù.

Mi raccomando pulisci bene tutto, si tratta di una profonda frattura, larga un paio di metri che respira un’aria gelida un pò impressionante, Filippo si ferma su un terrazzino a 50 metri e io lo raggiungo, la grotta scende ancora speriamo che basti la corda, dico a Bruno di portare anche la venti che abbiamo di scorta, e finalmente diamo il libera anche agli altri due.

Siamo sul fondo di un pozzo pulitissimo a destra sembra si apra un’atro pozzo ma ci mettiamo fuori dai sassi e prepariamo un thè, arrivano e quindi mi fiondo nella frattura si scende ancora, mentre gli altri si guardano intorno meravigliati di questo nuovo abisso, metto giù due fix gli ultimi e scendo di altri 10 metri, atterro su una specie di grande terrazzo e mi giro…………………….. il vuoto nero nero nero.

Tosi vegnì xò subito dai dai dai……………..il cuore è a mille, lancio un sasso nel vuoto e prima di sentire il tonfo ……………………il nulla per tanti interminabili secondi.

Mi siedo non ci posso credere l’abisso tanto sognato è li sotto i miei piedi, arrivano gli altri, non riesco a parlare, indico solo i sassi da lanciare e giù 1……2……..3………4……….5………6………..7…………..8…………..9…………..15………..e ancora in fondo sbammmmmmmmmmm.

riproviamo e dai forse quindici forse 20 secondi insomma tanti tanti tanti secondi, la parete al di là del portale non si vede chiaramente, ma quanto lontana è…… siamo ammutoliti e impressionati di fronte a tanto vuoto e poi finalmente la gioia esplode……………………..abbiamo trovato L’A::B::I::S::S::O.

Torniamo su Abbiamo finito i materiali e decidiamo di togliere anche la corda, all’ingresso sul calcare con il trapano incidiamo GGT CAI VI adesso piove ma a noi che ce importa siamo talmente galvanizzari che potrebbe anche nevicare, quindi torniamo per una traccia di sentiero, e siamo quasi fuori dal bosco, mi fermo sposto due sassi, aria gelida, sasso 6 o 7 metri mi saltano addosso gridando basta Claudio…….basta busi

poi a casa a sognare, siamo senza corde senza scheiiiiiiiiiiiiii e un nuovo abisso eslorabile ma qualcosa faremo dai dai dai dai dai dai………… buona notte