L’idea di andare in questa grotta è di Francesco di Malo. Tempo fa quando siamo stati al Buso delle Anguane a Valdagno, mi aveva fatto cenno ad un’altra grotta vicina, e visto che oggi le previsioni non sono buone per fare speleosubacquea, abbiamo deciso di fare i “turisti” (come ci dice Frank, quando non si va a esplorare, scavare, rilevare, ecc) .

Sono le 13 e da me piove, ma si decide di andare lo stesso. Alle 14 arrivo all’appuntamento a Cornedo e via verso Valdagno in contrada Urbani di Sotto. Qui ormai siamo di casa, le persone che abitano qui sono poche e tra l’altro una signora è nativa del mio paese. Quanto piccolo è il mondo!!

Dalle informazioni che sono riuscito a trovare, la grotta presenta delle parti semi allagate (fatalità proprio per noi) perciò indossiamo la muta, raccogliamo qualche piccolo accessorio e si parte.

Le indicazioni che ci hanno fornito sono chiare: seguire il percorso per il Buso delle Anguane, quando trovate i due massi enormi guadare il torrente e poi ….cercate!!

Passo il torrente risalgo il monte e subito trovato l’accesso!! che botta di c…

Superato un dislivello di un paio di metri all’ingresso, si arriva in una saletta dove è stata posizionata la placchetta di identificazione della grotta. Per proseguire bisogna buttarsi in acqua, e dalle notizie raccolte sembra che i passaggi non siano proprio così larghi e alti. Cesco fa da apripista e io lo seguo con la videocamera. Le zone semi allagate lasciano un discreto spazio per passare, ci si bagna un po’ la testa. Tendenzialmente si procede a 4 zampe per buona parte del percorso (d’obbligo le ginocchiere), a parte qualche piccola saletta dove si sta in piedi comodamente. Ad un certo punto abbiamo dovuto fermarci, il sifone era aperto qualche centimetro e considerato che fuori forse poteva piovere o già pioveva abbiamo deciso di tornare indietro.  Non si sa mai, l’acqua alle volte fa brutti scherzi….

Oggi abbiamo fatto i turisti, ma solo per oggi….

diego