30/10/2021 – Branca Branca Branca, Leon Leon Leon, Fiiiiii BUM!
Finalmente hanno riaperto la strada che porta al Blade!
Non ci pensiamo 2 volte e in settimana cominciamo a recuperare materiale, corde e a reclutare amici speleo. Alla fine per vari impegni di tutti, ci troviamo io (Ade), Miguel e Scrauso (Davide del GGS) che per la prima volta viene al Blade.
Al mattino Miguel mi dice che ha sognato che la sua luce si spegneva in grotta e non aveva la batteria di ricambio. Ci ridiamo su e partiamo a recuperare Scrauso a Caltrano.
Verso Canove troviamo i ns amici torrentisti che stanno andando al Canyon del Ghelpach. Ci fermiamo, il tempo di salutarci, due risate e via verso la ns grotta.
5° ci sono alle 10.00 del mattino, cerchiamo il sole per cambiarci.
Entriamo in grotta e Scrauso si accorge di aver dimenticato a casa le batterie del suo impianto… Fortuna che ha con se la zebra e finalmente si può entrare.
Scendiamo spediti verso il Gran Pampel, sistemiamo gli armi del traverso che portano al Gradisca, giù veloci verso il Parkside, riusciamo a frazionare il tiro unico dell’Obsession e finalmente arriviamo allo Psyco.
Lungo il tragitto è bello sentire le esclamazioni di entusiasmo da parte di Scrauso!
Finalmente arriviamo all’ultima zona esplorata, il famoso tappo detritico dove io, Frank e Cicci, avevamo abbandonato sacchi e corde.
In 2 secondi armiamo il saltino e scendiamo nell’ambiente sottostante. Siamo contenti perché una parte di questo ambiente è fossile, il soffitto è fatto di roccia solida ed è abbastanza piano per poter pensare di costruire il campo base! Evviva, finalmente abbiamo trovato il posto giusto. Vicino c’è anche un meandro dove scorre  acqua.

 futura zona bivacco

Mangiamo qualcosa e finalmente ci addentriamo  nel meandro, in quanto sembra  la via  più promettente. Sembra quasi una piccola forra dove sotto, scorre l’acqua. Le pareti sono bianche candide costellate da lame che ti permettono di   passare abbastanza agevolmente senza bagnare i piedi.
E dopo circa 20 mt eccolo lì che ci aspetta, un altro pozzone tutto per noi! Io e Scrauso che siamo i primi ad arrivare ci abbracciamo e iniziamo a esultare assieme. Che belle sensazioni, sembra di aver trovato il sacro Grall. Sono emozioni difficili da capire se non si provano.
Arriva Miguel che ci sgrida perché non lo abbiamo aspettato ma appena vede il pozzo si esalta pure lui.
In pochissimo tempo scendiamo, anche questo pozzo ha un diametro di circa 15 / 20 mt, profondo circa 50/60 mt.

 Scrauso all’opera nel pozzo Leon Leon Leon sotto lo sguardo attento di Miguel

Nella parete destra scende acqua, e oggi siamo in secca. Chissà quanta ne scende quando piove fuori… Arriviamo giusti in una cengia dove tutti e tre ci riuniamo.
Nel mentre mi si spegne la luce del casco. Nessun problema penso, ho la tika… peccato che manchi una batteria, chissà quale delle mie figlie l’ha presa…. Vabbè, Miguel mi presta  la sua tika di scorta, ma anche quella pare non funzionare, ma per fortuna era una batteria messa male e quindi ritorno a vederci.
Miguel scende nell’ambiente sottostante e ci dice che vede nero, tanto nero (e non perchè gli manca la luce, lui  l’unico che ha l’impianto funzionante, alla faccia del suo sogno). E sentiamo rumore di acqua.
Effettivamente davanti ai ns occhi (sebbene abbiamo poca luce) vediamo una frattura alta circa 20 mt che scende allargandosi e fa intravvedere un ambiente nero ma grande…..
Lanciamo il sasso, c’è chi conta 3 chi conta 4 ma è tardi, abbiamo finito tutti i fix, abbiamo poca luce, quindi è meglio risalire.
Anche oggi siamo stati fortunati, abbiamo trovato il meandro Branca Branca Branca e il pozzo Leon Leon Leon!
In circa 5 ore siamo fuori alla macchina, nel mentre io e Scrauso affamati come bestie ci mangiamo dado in polvere al pollo (lui) e io una bustina di magnesio/potassio senza acqua.
Lui scoreggiava al sapore di pollo, io ruttavo bollicine…
Siamo fuori a mezzanotte, il tempo di cambiarci e di trovare il primo bar (ovviamente fashion, con musica e ragazzi giovani vestiti da festa che ballavano) dove ordinare la tanto agognata birra e mangiare come disluviati tutto quello che c’era a disposizione (toast tramezzini ecc).
Torniamo a casa stanchi ma felici!
Alla prossima, ciao.
Ade